Si chiamano Emoji e sono le faccine più tutti quei disegnini che si usano per esprimere stati d’animo o per illustrare concetti e che trovi nei programmi di chat o di messaggistica istantanea.
Solo che alle volte fanno esattamente il contrario di quello che tu credi e mentre tu mandi baci l’altra persona riceve pugni.
Sì, succede davvero e più spesso di quanto ci s’immagini ed ora ti racconto come e perché.
Le Emoji non sono una novità ma semplicemente l’evoluzione degli Emoticon che esistono da anni in versione grafica (la faccetta che sorride) e da molto molto prima in versione tipografica (due punti e parentesi chiusa per simulare un sorriso)
E l’evoluzione, come ben sai, non ha mai fine, per cui con il passare del tempo alle faccine base si sono aggiunti sempre più simboli e disegni che di tanto in tanto cambiano.
Le faccine a mio parere sono fantastiche perché permettono di dare un tono alle conversazioni brevi (le chat) dove è molto difficile, se non quasi impossibile, capire il tono dell’altra persona.
Alle faccette si sono nel tempo aggiunti un sacco di altri simboli che rendono facile esprimere interi concetti con 2 o 3 “tocchi”, soluzione comodissima quando hai zero tempo o sei sballottata su un tram milanese.
Il contro della continua evoluzione è che
Così succede che stamattina mando a Manuela una faccetta con maxi sorriso del tipo “cavoli che bella questa cosa che succede” e a Manuela arriva una faccetta che sbuffa dal naso stile toro infuriato!
In questo caso mi è andata bene perché la faccetta non era a commento di qualcosa fatto dalla mia corrispondente, quindi non poteva offenderla e, soprattutto, poco dopo aver mandato il mio messaggio dal telefonino ho ripreso il discorso dal tablet e mi sono accorta di star vedendo un disegno ben diverso da quello che avevo inviato.
Ma pensa cosa sarebbe successo se il toro sbuffante fosse arrivato a Manuela in risposta ad una sua frase tipo “aperitivo stasera?” o “ti piace il post che ho scritto?” o “mi vuoi bene?”
E pensa a come sarebbe andata se il mio tablet e il mio telefono avessero il programma di chat aggiornato alla stessa versione e non mi fossi quindi accorta del qui pro quo.
E poi pensa a tutto questo in un ambito più delicato, tipo quando scrivi a qualcuno con cui non vai proprio d’amore e d’accordo o con cui stai proprio litigando.
Bene ora che hai fatto viaggiare la fantasia e hai il quadro completo degli incidenti diplomatici che possono creare le Emoji, torna qui che ti racconto come usare le faccette senza problemi.
Il tuo telefono è diverso da quello delle persone con cui comunichi, per cui molti dei simboli che tu vedi gli altri non li hanno proprio oppure li hanno ma diversi.
Questo succede perché dietro ciascun simbolo c’è un codice alfanumerico che dice al sistema cosa mostrare.
In pratica il meccanismo è questo:
Ed ecco fatto il patatrac.
Ecco alcuni esempi di Emoticon tipografiche che ho ritrovato tra i miei vecchi file:
E tu li usi le Emoji? E quanto spesso? Ti è mai capitato qualche pasticcio per aver inviato una Emoji sbagliata?
Raccontalo nei commenti qui sotto
Sei, come me, un po’ datata e ti ricordi altri emoticon tipografiche che usavi spesso?
Mettile nei commenti, così ampliamo la lista insieme!